Sabato 23novembre 2024 la Galleria Spazio 61 inaugura la mostra personale di AugustoDemontis “Disegni di Cagliari … e non solo”. Si tratta di una serie di opererealizzate a matita e matita più pastelli, per lo più scorci di Cagliari convedute d’insieme di grande effetto. Presenti in mostra anche disegni di costumitradizionali di alcune località della Sardegna che mettono in evidenza i loropreziosi particolari.
La mostrasarà visitabile fino a sabato 30 novembre nei seguenti orari: da martedì asabato dalle 17:30 alle 19:30 e la domenica dalle 10 alle 12:30 (lunedìchiuso).
AugustoDemontis, nato a Cagliari il 12 Agosto 1949, amante della Sardegna e dell’arte,già nel 1970 durante il servizio militare incideva con una punta d’acciaio lacarta patinata ricoperta di cera nera. Negli anni settanta conobbe l’ArtistaCagliaritano Dino Fantini e fu allievo del Prof. Romano Antico. Primeesperienze espositive furono a Viareggio e Cagliari tra il 1972 – 1973.
Visitando i maggiori musei internazionali, crebbe in Lui il fascino per gliimpressionisti francesi, per i macchiaioli italiani, per i classici delrisorgimento italiano e per tutta l’Arte in genere.
Studiando le opere dell’artista Stanis Dessy, fu affascinato e rapito dal segnodella matita che dal 1990 è stata sua fedele compagna. Disegna soprattuttoCagliari e i suoi incredibili panorami che abbraccia con una prospettiva dicirca 180°, facendo scoprire a chi guarda il disegno, un ampio panorama dellacittà in un unico colpo d’occhio.
I costumi della Sardegna lo affascinano, per la complessità di evidenziare idiversi tessuti, i pizzi nella loro trasparenza e il lavoro di ricamo sulvelluto sul raso e sul pizzo. L’intervento delle matite colorate completa ciòche la graffite non è in grado di dare.
La caratteristica dell’artista è l’attenzione scrupolosa usata nei suoi disegnidove evidenzia le più piccole sfumature ed inserendo nel disegno curiositàpersonali quali data di inizio e fine lavoro, le sue iniziali e spesso i nomidei familiari.
“I mieidisegni sono da guardare e non da vedere” dice l’artista Augusto Demontis.