Mostra personale di Stefano Piras
La presentazione di un inizio, di Rossana Corti. È sempre un rischio attraversare la separazione tra le parti, per esplorare l'oscurità dell'Altro da Sé. Ma è un rischio necessario per aprirsi, nella dissoluzione della paura e della rabbia, fino alla propria ricomposizione. Il Lupo, la Bestia archetipica, avanza. E non più per divorare, ma per accompagnare nel Tempo che già È. ONIRICI PENSIERI LATENTI in acronimo semplicemente OPL, è l'inizio di un percorso, la prima mostra in assoluto di Stefano Piras, nato da se stesso e da "corsi nomadi", nella fascinazione artistica delle avanguardie contemporanee sviluppatesi dal secondo dopoguerra ai primi anni Ottanta del XX secolo, ormai diventate Storia. Stefano Piras è qui, esiste nelle sue opere, nate nella libertà dell’espressionismo astratto. E vuole portare alla luce quel che ha raccolto finora, creando solo con le nocche delle dita e i polpastrelli della mano sinistra (è mancino). Nella trama dei suoi segni si intersecano materie e forme, date come graffi e impronte e tagli suturati con la ceralacca, da cui emergono spontaneamente ombre e luci e spettri e demoni per pareidulia. L’assenza di forme certe nelle sue opere, permette che le guide degli osservatori siano solo i colori usati e la loro stesura, spesso affiorante dalla tela come un corpo raggrumato e tangibile. Così, lo sguardo della singola persona può interpretare, per suggestione momentanea, la libera composizione dell’artista che, quasi sempre, ha creato in automatismo, rispondendo a un impulso e capendo solo durante l’azione quando fermarsi e staccarsene. Un agire per sentire. E realizzare una catarsi. Biografia di Stefano Piras. Ha una formazione tecnico-scientifica ed è un laureando in Scienze e Tecniche Psicologiche. Nasce artisticamente da se stesso e da corsi privati di Pittura, influenzato dalle Avanguardie sviluppatesi intorno al secondo dopoguerra fino ai primi anni Ottanta del XX secolo e legate in gran parte all’Espressionismo Astratto e, sempre, alla trasversalità tra Pittura-Poesia-Progettazione nello spazio (Osvaldo Licini, Piero Dorazio, Giacomo Balla, Emil Nolde, Movimento Cobra, Gruppo Gutai, Action Painting e Scuola di New York, Pierre Alenchinsky, Cy Twombly, Mark Rothko, Enrico Baj, Ugo Nespolo, Gino De Dominicis, Mimmo Paladino). Esordisce con questa mostra personale, senza aver mai esposto prima.